La birra è donna!

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La birra è donna!

Le donne bevono solo birre Blanche. Le birre IPA e Stout sono solo “roba da uomini”. E la birra doppio malto esiste.

Come no!

Ancora troppo spesso si ritiene che la più antica bevanda alcolica diffusa al mondo sia argomento esclusivo maschile.

In realtà, non esiste la birra femminile né tantomeno quella maschile. Esistono le birre, in tutte le varie tipologie e sfumature.

Eppure, fin dal Medioevo, il genere femminile ha rivestito un ruolo importantissimo nella produzione di malto e birra, per non parlare delle molte donne che oggi portano avanti con successo birrifici e pub.

Anne-Françoise Pypaert, storia di una brewmaster

Anne-Françoise Pypaert
Laureatasi nel 1992 in ingegneria biochimica all’allora Institut Meurice di Bruxelles, oggi High School Lucia Debrouckere, trovò lavoro presso
Orval, una birra trappista belga certo non di secondo ordine. Data la sua esperienza più che ventennale, capeggia dal 2013, a Orval, una squadra in rosa che conta altre sette componenti, impegnate chi in laboratorio, chi nel dipartimento ricerca e sviluppo, chi in ufficio, chi in caseificio.

Anne-Françoise ha assunto l’onore e l’onere di “ricevere il testimone” di un predecessore estremamente noto e celebrato: Jean-Marie Rock, divenendo così protagonista di una vera rivoluzione nel comparto. Decisamente sicura di sé, fra i traguardi che si prefigge pone quello di “combattere il luogo comune secondo il quale le donne bevono solo birre dolci”.

E come darle torto? Ad esempio, noi al mondo femminile abbiamo dedicato la Mimosa: una fantastica Strong Ale firmata Birra Gaia in edizione limitata che avremo il piacere di regalare a tutte le donne la sera dell’8 marzo!

Mimosa Birra Gaia

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