Tutela della birra artigianale

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Tutela della birra artigianale

Negli ultimi anni, i consumatori di birra sono sempre più consapevoli di quel che versano nel bicchiere e chiedono di poter identificare i veri birrifici artigianali italiani attraverso strumenti validi e ben riconoscibili.

Per questo, Unionbirrai ha lanciato il marchio “INDIPENDENTE ARTIGIANALE UNA GARANZIA UNIONBIRRAI” (qui il link al sito web). Un logo visibile sulle etichette e nella comunicazione dei birrifici che l’hanno ottenuto che consente di tutelare il consumatore con una corretta informazione e, al contempo, offre al birrificio uno strumento per qualificarsi in un mercato sempre più agguerrito.

“L’esigenza di creare un marchio che identifichi i veri birrifici artigianali – spiega Vittorio Ferraris, Presidente di Unionbirrai – è nata dal grande incremento nel numero di produttori che c’è stato negli ultimi anni. A seguito di questa crescita e del successo riscontrato sul mercato italiano, i grandi marchi industriali hanno iniziato a realizzare dei prodotti molto simili alle birre artigianali o hanno acquistato alcuni birrifici che quindi non sono più indipendenti. Ecco allora che questo simbolo ci consente di informare correttamente il consumatore, garantendo ai veri produttori artigianali il riconoscimento del loro lavoro”.

Il marchio può essere concesso ai piccoli birrifici indipendenti associati Unionbirrai dotati di codice accisa e deputati alla produzione esclusiva di birra artigianale. Con la richiesta del simbolo, le aziende si impegnano a sottoporsi in modo collaborativo alle visite ispettive dell’Associazione, che potrà revocare il marchio in caso di infrazioni.

Perché un marchio?

Per gli amanti della birra, gli ultimi vent’anni sono stati a dir poco entusiasmanti: solo Italia sono nati più di 700 birrifici artigianali indipendenti con una proposta di oltre 7.000 referenze diverse su base annuale. Ovviamente, questa crescita non è passata inosservata alle multinazionali della birra, le quali si sono riorganizzate ed oggi realizzano prodotti che simulano, perlomeno a livello di comunicazione, le birre artigianali, creando così confusione nella testa del consumatore. Non solo: l’acquisto di birrifici artigianali da parte dei grandi gruppi industriali ha ulteriormente confuso le acque (tali birrifici una volta acquisiti non sono più indipendenti).

L’Associazione Unionbirrai

Unionbirrai è l’associazione di categoria dei Piccoli Produttori Indipendenti di birra artigianale italiana.

Dagli esordi dei pionieri a metà degli anni ‘90 del secolo scorso a oggi, i cambiamenti in termini di dimensioni aziendali, capacità produttiva dei singoli birrifici e qualità in costante crescita delle birre artigianali prodotte in Italia (con una sempre maggiore penetrazione nel mercato sia nazionale che estero), ci raccontano di un mondo estremamente dinamico e innovativo, ma al tempo stesso legato alla tradizione, giusto tributo alla millenaria storia brassicola.

La necessità e la voglia di confrontarsi, di affrontare i problemi comuni, ma anche di cercare visibilità e fare “gruppo” sono le principali motivazioni che hanno portato un ristrettissimo gruppo di artigiani ad incontrarsi e a costituire, ufficialmente nel 1998, la prima associazione culturale di micro-birrifici in Italia: Unionbirra, nome modificato quasi immediatamente in Unionbirrai. 

Col passare degli anni, Unionbirrai si è via via evoluta fino a costituirsi quale vera e propria associazione di categoria (2017). In questa veste è stata ed è in grado di dare ai Piccoli produttori indipendenti supporto normativo e logistico, nonché di incidere sulla realtà produttiva con fondamentali contributi legislativi e non solo.

Oggi la birra artigianale italiana è infatti definita ai sensi dell’art.2 comma 4 bis L. 16/08/1962, n. 1354 (comma aggiunto dall’art. 35, comma 1, L. 154/16) e tutelata di conseguenza.

Cerca il marchio “INDIPENDENTE ARTIGIANALE UNA GARANZIA UNIONBIRRAI” sulle nostre Birra Gaia!

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