Per i più profani magari il contenitore non ha molta importanza, ma conta di più la sostanza. E seppur si tratti di un discorso generale, anche riguardo la birra sono in molti a pensarla così. Insomma che differenza vorrà fare il bicchiere, se la birra che c’è dentro è artigianale? O peggio, se la birra è di poca qualità, il bicchiere mica può migliorarla, o no?
In realtà sui bicchieri in cui servire la birra c’è molto da dire, quasi più di quello che c’è da dire sulle tipologie di birra. Anche perché si sente sempre parlare delle varietà, del colore, dell’odore o dei metodi di produzione delle birre, ma raramente di come andrebbero consumate e servite.
La spillatura perfetta
Un momento fondamentale prima di consumare la birra è quello della spillatura, che può essere effettuata in vari modi; l’importante, a prescindere che si versi la birra da una spillatrice o dalla bottiglia, è che la birra cada da circa 5-15 cm di distanza, in questo modo si disperderà l’anidride carbonica in eccesso, che altrimenti provocherebbe uno spiacevole senso di gonfiore al consumatore. Una buona spillatura si evidenzia con la creazione della schiuma in superficie, che svolge un ruolo di antiossidante, e anche di protezione della birra sottostante dal contatto con l’aria.
L’importanza del bicchiere adatto
Come abbiamo detto, può sembrare una sciocchezza, ma la scelta del bicchiere è molto importante per un consumo perfetto della birra e ogni tipologia ne predilige uno. Innanzitutto, prima di ogni spillatura, il bicchiere deve essere bagnato con l’acqua fresca; in questo modo avrà una temperatura più vicina a quella della birra che si consuma tendenzialmente fredda.
La trasparenza del classico bicchiere in vetro, a prescindere dalla sua forma, permette una prima osservazione della birra contenuta, come ad esempio del suo colore.
La forma del bicchiere è importante perché deve riuscire ad esaltare le qualità della birra che contiene e quindi cambia in base alle caratteristiche di quest’ultima.
Le Lager e le Pils, come tutte le birre a bassa fermentazione, hanno un profumo delicato e quindi si adattano bene ai bicchieri alti e stretti, così il contatto con l’aria sarà minore.
Quelle ad alta fermentazione invece, come le Tripel, le Belgian Ale o le Stout, necessitano di bicchieri più grandi e capienti, perché i loro aromi decisi migliorano con l’ossidazione derivante dal contatto con l’aria.
Tipologie di bicchieri per birra
Come esistono tante tipologie di birre, esistono altrettante varietà di bicchieri, vediamone alcune:
– Boccale: è il bicchiere tedesco della birra per eccellenza, con vetro spesso che conserva la temperatura e un diametro ampio che lascia sviluppare la schiuma, è perfetto per le birre Ales e Marzen.
– Calice a tulipano: ha una forma svasata, larga alla base, che si restringe nel mezzo per allargarsi di nuovo in cima; esalta il profumo della birra ed è quindi perfetta per quelle molto aromatiche.
– Weizenbecher: è un bicchiere da mezzo litro utilizzato solitamente per le birre di frumento, il collo largo favorisce la formazione della schiuma ma non la fa fuoriuscire.
– Coppa: è molto larga e di forma sferica, questo contribuisce l’abbassamento della schiuma e a sprigionare gli aromi, quindi si adatta bene alle birre profumate e corpose come le Strong.
– Altglas: un bicchiere in vetro sottile e dalla forma cilindrica, per equilibrare la schiuma ma non esaltare troppo l’aroma, particolarmente adatto alle birre ambrate Kolsch e Alt.
– Balloon: la superficie di questo bicchiere è grande e sferica, ma va a chiudersi verso l’alto, e quindi favorisce l’esaltazione degli aromi, che vengono così trattenuti. È ideale per le birre corpose e robuste come le Strong Ale.