La birra è una bevanda amata in tutto il mondo per la sua versatilità: si adatta perfettamente ad ogni occasione ed è perfetta per essere consumata sia in compagnia di buoni amici sia da soli.
Negli ultimi anni, il concetto di birra artigianale è diventato di dominio pubblico, rivoluzionando così i tempi in cui questa bevanda veniva consumata soltanto da una stretta cerchia di appassionati. Nonostante ciò, ancora oggi, aleggia della confusione intorno a questa espressione.
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza sul concetto di birra artigianale e di birra industriale. Mettiti comodo e… continua a leggere!
La birra artigianale per la legge italiana
Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi.
In base a quanto stabilito dalla legge sulla birra artigianale (154/2016) è considerata tale solamente quella che presenta tre peculiarità ben precise:
- non deve essere sottoposta ai processi di microfiltrazione o pastorizzazione;
- deve essere realizzata da un birrificio indipendente;
- la produzione annua non deve superare i 200.000 ettolitri.
In base a questi tre criteri sono di conseguenza respinti tutti i birrifici monitorati da altre attività del campo, come quelli appartenenti alle multinazionali.
Differenze tra birra artigianale e birra industriale
Come abbiamo appena visto, la prima differenza tra la birra industriale e quella artigianale è che la prima risulta filtrata e pastorizzata: ciò serve a garantire la massima conservazione del prodotto e a riprodurre un gusto preciso e riconoscibile.
La seconda differenza è nella presenza di additivi chimici, conservanti e, a volte, enzimi che vengono usati per velocizzare i processi e chiarificare le birre, permettendo di ottimizzare i costi di produzione della birra industriale.
Terza differenza, ma non per ordine di importanza: gli ingredienti. Per la produzione di birra artigianale, vengono scelti ed impiegati ingredienti di altissima qualità. Inoltre, da produttori, possiamo dire che la vera benzina che alimenta i nostri “motori” è la costante ricerca di nuove esperienze sensoriali, di nuovi sapori e di nuovi ingredienti che possano stupirci e stupire chi come noi ama questa fantastica bevanda.
La birra artigianale di Birra Gaia
Se dovete muovere i primi passi all’interno di questo fantastico mondo, vi consigliamo di assaggiare tre delle nostre birre che rispecchiano stili di birra più tradizionali, adatti quindi anche ai novizi: la ZIDOR, la nostra PILS da 5,2% VOL., la BAFF, la nostra WEIZEN da 5% VOL. e l’intramontabile DIÈCARÀ, ovvero la nostra HELLES da 4,9% VOL. in pieno stile tedesco.
Se invece appartenete alla categoria degli intenditori, sbizzarritevi con tutte le altre nostre creazioni!
Vi aspettiamo nel nostro BrewPub di Carate Brianza (MB) oppure online nel nostro e-shop.
Lasciatevi trasportare dall’esperienza sensoriale unica e speciale che solo la birra artigianale sa regalare.