Negli ultimi 15 anni, l’attenzione per il mondo brassicolo è andata crescendo, non solo in ambito organolettico ma anche sul piano normativo.
Con l’introduzione del Decreto Ministeriale 212/2010 è stata segnata una svolta importante grazie al riconoscimento della birra come prodotto agricolo a tutti gli effetti ed il birrificio agricolo come azienda integrata nella produzione e nella vendita diretta di birra agricola.
Cos’è la birra artigianale?
Solo 6 anni dopo, con la L. n°154/2016, si è giunti alla definizione di birra artigianale anche per la legge italiana:
“Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza e la cui produzione annua non superi i 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di prodotto per conto terzi”.
È proprio grazie alle limitazioni imposte da questa norma che centinaia di piccole attività locali vengono tutelate, al contrario dei grandi produttori che si vedono necessariamente esclusi dal titolo di “birrificio artigianale”.
Cos’è la birra agricola?
Sempre nel già citato Decreto Ministeriale 212/2010 troviamo la definizione di birra agricola:
“Le produzioni del malto e della birra sono, a tutti gli effetti, attività connesse a quella agricola. Va sottolineato che, per essere considerate attività connesse e per poter rimanere in regime agricolo, i malti per la birra, in quanto materia prima, vanno ricavati prevalentemente (almeno per il 51%) da orzo prodotto in azienda”.
Dunque, il birrificio agricolo deve poter produrre birra utilizzando il proprio orzo, il che presuppone un controllo diretto sulla filiera produttiva e sulla qualità del prodotto.
Differenza tra birra agricola e birra artigianale
In sintesi, alla luce delle definizioni sopra riportate, la differenza sostanziale tra birra agricola e birra artigianale sta nel fatto che la prima debba essere realizzata con una percentuale minima del 51% di materia prima autoprodotta, dato che la rende di fatto una birra a chilometro zero.