Il Tiramisù rappresenta uno dei dolci italiani più amati al mondo. Le sue origini risalgono al XX secolo e diverse leggende circondano la sua creazione. Non esiste infatti una versione definitiva sulla sua origine, ma alcune storie comuni si intrecciano per formare il tessuto di questo dolce iconico.
Storia del Tiramisù
La versione più diffusa attribuisce l’invenzione del Tiramisù alla regione del Veneto, in particolare a Treviso e a Belluno. Secondo questa storia, il dolce sarebbe nato negli anni ’60 o ’70. L’esatta paternità è oggetto di dibattito, ma due località – il ristorante “Le Beccherie” a Treviso e il ristorante “Alle Beccherie” a Conegliano – affermano entrambe di essere state le prime a servire il Tiramisù nei loro menù.
Significato del nome Tiramisù
Il nome “Tiramisù” ha un significato interessante e affonda le sue radici nel dialetto veneto. “Tirami sù” significa letteralmente “tirami su” o “sollevami”. L’origine del nome suggerisce che il Tiramisù abbia avuto inizialmente l’intento di essere un dolce energizzante e ristoratore, grazie al suo contenuto di zucchero, uova e caffè.
Il Birramisù
Il Birramisù è una variante creativa del Tiramisù. Come suggerisce il nome, la birra aggiunge un tocco intrigante al dolce tradizionale rendendolo ancora più goloso.
Per questo tipo di preparazione si prediligono stili di birre scure (Stout o Porter) per le loro caratteristiche note torrefatte e di frutta secca simili a quelle del caffè.
Come preparare un perfetto Birramisù
La preparazione del Birramisù è molto semplice:
-si parte dal caffè. In un piatto, si versano 100 ml circa di caffè freddo e 100 ml circa di birra Stout;
-si passa alla crema al mascarpone. In una ciotola si sbattono 3 tuorli con 3 cucchiai di zucchero fino all’ottenimento di una crema bianca e spumosa. Successivamente si aggiunge il mascarpone (200 g);
-si passa alla composizione. In una teglia si mette qualche cucchiaio di crema. Poi si prende un savoiardo alla volta, si inzuppa velocemente nella bagna di caffè e birra e si dispone uno di fianco all’altro occupando tutta la superficie del contenitore. Una volta terminata questa operazione, si ricopre il tutto con uno strato di crema. Si riparte quindi con uno strato di savoiardi inzuppati, uno di crema e così via fino al termine degli ingredienti.
-Il riposo. Far riposare il dolce in frigorifero un paio di ore.
-La presentazione. Prima di servirlo, spolverizzare l’ultimo strato di crema con del cacao amaro.
Un’ottima conclusione di pasto che unisce tradizione e creatività!